''Fiori
ad Acquarello''
di
Selene Conti per ''Fioriweb''
Dipingere
la natura, vuol dire celebrarla in tutti i suoi meravigliosi aspetti
e l’Acquarello è la tecnica pittorica per eccellenza con
la quale ottenere risultati cromatici trasparenti, freschi e vitali
come solo in natura possiamo trovare.
La
gioia di miscelare e diluire i pigmenti con acqua per creare immagini
eteree e velate , ci affascina e spinge a serrare le dita intorno ad
un pennello, alla ricerca di sensazioni e emozioni da fissare sulla
carta ..
L’Acquarello,
in passato utilizzato piu’ che altro per schizzare bozzetti
preparatori e a torto guardato con sufficienza da pittori e critici,
ha ripreso da molto tempo ormai tutto il merito che gli spetta,
confermandosi una delle tecniche piu’ in uso fra artisti
affermati e dilettanti.
Una
mente educata all’immagine, l’immediatezza e decisione
nel segno e l'intolleranza a cancellature e correzioni fanno
dell’acquarello il punto di partenza per comprendere tutte le
altre tecniche pittoriche.
(1
) Il materiale
I
colori, in pasticche(godets) o in tubetti, contengono pigmenti di
origine minerale o vegetale agglutinati con gomma arabica e si
sciolgono con acqua. Li possiamo acquistare in scatole già
pronte o singolarmente cosi’ da formare una gamma
personalizzata molto interessante. Utilizziamo sempre prodotti di
prima qualità, a discapito di quelli scadenti che darebbero
solo risultati insoddisfacenti con la probabilità di
scoraggiare molto presto il principiante
Per
iniziare è comunque indispensabile avere a disposizione questi
colori:
Giallo
limone - Oro quinacridone - Rosa permanente- Rosso inglese –
Rosso di cadmio-Lacca di garanza- Indaco -Grigio payne –
Magenta –Arancione -Bruno d’alizarina -Viola -Blu
oltremare - Blu cobalto –Blu ceruleo- Ocra - Terra di Siena -
Verde vescica
La
carta si trova in commercio già tagliata e assemblata in
blocchi di varie dimensioni o sfusa in fogli singoli. Puo’essere
ruvida, per lavori eseguiti di getto , tale da permettere al
pigmento di aderirvi con decisione o liscia per lavori curati nei
dettagli e comunque con grammatura di almeno 200g/m2,
Prima
di essere utilizzata la carta va bagnata in una bacinella d’acqua,
sgocciolata e fissata su un telaio o tavoletta di legno, ancora
umida. Nel primo caso si ferma con del VINAVIL steso su tutto il
bordo del telaio di legno, ove verranno successivamente sovrapposte
delle stecche con dei pesi sopra per farlo aderire bene.( libri,
mattoni).
Nel
caso di fissaggio su tavoletta di legno invece,basterà fermare
il foglio su di essa con dello scotch di carta o delle puntine da
disegno ,nel caso invece del blocco già pronto ,basta solo
inumidire il foglio e successivamente iniziare a dipingere.
I
pennelli devono essere morbidi in pelo di martora, di bue o di vaio,
tondi e piatti x piccole e grandi campiture N. 12-10-6-4-2. Non deve
mancare mai lo scroller,una sorta di pennello con setole lunghe fine
e leggermente curve per segni sottili e guizzanti (fili
d’erba,capelli,pelo…)
Le
matite x il disegno preparatorio, sono morbide del gruppo B, piu’
o meno segnanti a secondo della pesantezza della mano. HB-B-2B-ecc
crescendo il numero aumenta la morbidezza della mina
Per
la tavolozza, utilizziamo una mattonella o un piatto di ceramica o
plastica
Muniamoci
anche di carta assorbente tipo scottex o fazzolettini oltre ad una
morbida spugna per scaricare l’acqua in eccesso dal pennello e
assorbire eventuali errori e sgocciolature accidentali sul foglio che
vanno eliminati immediatamente.
Sistemiamo
sul tavolo di lavoro accanto al nostro braccio destro e avanti alla
tavolozza, un recipiente con acqua fresca e pulita per sciacquare i
pennelli e caricarli ancora d’acqua per stemperare il colore
(2)
Il Disegno
Posizioniamoci
di fronte al soggetto. Guardiamolo con occhio attento , lo sguardo
si dovrà posare su ogni curva e armonioso movimento che
contraddistingue la sua forma. Individuiamo subito da che parte
proviene la luce e focalizziamo quali sono le zone piu’ chiare
che dovranno rimanere sulla carta, prive di colore. definiamo quali
sono le sue luci reali e le ombre,quali sono le tonalità e
sfumature che lo rendono unico nel suo genere. Se amiamo ciò
che vediamo sicuramente realizzeremo qualcosa di bello!
Nell’acquarello
a differenza di altre tecniche, il colore bianco non si usa per
schiarire altri toni o creare punti di luce( lumi) che si ottengono
invece tralasciando la carta in quel punto priva di pigmento
Sul
foglio centriamo ora la composizione o il soggetto unico e
racchiudiamola con leggere linee di costruzione, nella forma
geometrica che la contiene. Ogni soggetto della composizione deve
essere costruito prima geometricamente e poi definito nella forma
reale, per esempio una corolla di ortensia che geometricamente è
un cerchio, si ottiene disegnando in maniera leggera inizialmente un
quadrato con le sue diagonali ove all’interno si procederà
, sempre con tratti molto leggeri, a disegnare un cerchio ed infine
ad abbozzare la forma reale del fiore. Questa costruzione schematica
ci permetterà risultati notevoli di realizzazione dal vero.
Proporzioni
Nel
caso dovessimo dipingere piu’ elementi insieme, è
necessario focalizzare quale sia la giusta proporzione fra di essi .
Cio’
si ottiene puntando la matita verso un soggetto, prendendo come
misura di riferimento, compresa fra il nostro pollice e la punta
della matita, una delle sue dimensioni(altezza o larghezza). e
riportandola negli altri soggetti della composizione, calcolando
quante volte questa misura iniziale si ripete in essi. Con questo
criterio verranno proporzionati in base alla misura di partenza-
tutti gli altri soggetti della composizione…..Es: in una
composizione di più fiori:
la
corolla della margherita entra 3 volte in quella del girasole e 1
volta in quella della rosa ..e via dicendo
Fatto
il disegno, che,come accennavo nel capitolo n.2 , si compone di
innumerevoli tratti dati con mano leggerissima, passiamo alla
cancellazione di tutti i segni di costruzione tramite gomma
morbidissima o gomma pane,per finire con vere briciole di mollica
passate con movimenti circolatori del palmo della mano, su tutto il
foglio. Lasciamo in evidenza solo i tratti che danno forma definitiva
al soggetto
il
supporto ora è pronto a ricevere il colore.
La
Pansé
Step
1
Sistemiamoci
di fronte al soggetto-
Osserviamo
esattamente da dove proviene la luce e quali sono i suoi ''Lumi''.
In
quei punti sappiamo che sulla carta non vi sarà alcun colore.
Diluiamo
e mescoliamo il viola con una punta di magenta con acqua pulita e
fresca e iniziamo a dare una velatura leggera sui petali del tono
piu’ chiaro che troviamo nel fiore,un lillà. Mentre
lasciamo asciugare, passiamo a velare delicatamente con giallo limone
unito ad una punta di verde vescica tutte le foglie e i gambi.
Abbiamo
ora creato la base cromatica delicatissima e di partenza per tutte le
sfumature successive (Fig 1)

Step
2
Mescoliamo
il viola con una punta di magenta e iniziamo a dare profondità
al fiore evidenziandone il centro e rinforzando i toni con velature
sovrapposte .Lasciamo asciugare.. Teniamo presente che il colore una
volta asciutto tenderà leggermente a schiarire quindi, nei
passaggi successivi, avremo cura di aggiustarne progressivamente la
tonalità.

Step
3
Iniziamo
a movimentare la superficie dei petali con il magenta e una punta di
viola .
In
natura nulla ci si presenta privo di sfumature o monocromatico per
cui avremo cura in questa fase di evidenziare proprio queste
caratteristiche. Notiamo come la Pansé assume già un
aspetto più realistico!

Step
4
Osserviamo
con occhio attento la morbidezza dei petali e le delicate venature
che ne increspano la superficie. Cerchiamo con il pennello tondo n 2
o con lo ''scroller'' di riprodurre ciò che la
natura ha creato con tanta perfezione. Queste venature, saranno di un
tono di colore leggermente più scuro di quello di base

Step
5
Evidenziamo
sempre di più la parte centrale del fiore con viola puro , una
punta di blu cobalto e una punta di marrone. Conseguentemente avremo
necessità di aggiustare anche le altre tonalità sui
petali insistendo con velature più marcate. E’
importante ricordare di lasciare i punti di massima luce privi di
colore sulla carta.
Rinforziamo
il colore su foglie e gambi.

Step
6
Allontaniamoci
dal dipinto e diamo uno sguardo generale al fiore nel suo insieme. Se
sentiamo il bisogno di rinforzare ulteriormente sfumature e ombre
interveniamo con leggeri ritocchi per non appesantire il tutto,
altrimenti il nostro fiore ad acquarello è terminato.

Per
ulteriori informazioni e per vedere altri acquarelli visita www.magiadellacreta.it
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